Alpine: “L’erede della A110 sarà una degna rivale delle Porsche”
La nuova sportiva elettrica francese sarà presentata nel 2026 in ottobre, al Salone di Parigi, avrà una versione coupé e una roadster, fino a 600 km di autonomia, utilizzerà la tecnologia dei motori integrati nelle ruote. Peso contenuto, prestazioni molto elevate per sfidare le più autorevoli concorrenti tedesche
L'erede moderna della leggendaria Alpine A110 sarà una rivoluzione. E anche, forse, una rivelazione. Sarà elettrica ma avrà comunque un'anima e si proporrà come una degna rivale delle prossime Cayman e Boxster elettriche di Porsche, ma anche della 911, come anticipato dal Ceo di Alpine, Philippe Krief, e dall'ex Ceo del Gruppo Renault, Luca de Meo, che come è noto ha lasciato l'azienda per dirigere l'impero della moda Kering.
"Il mercato delle auto sportive è di circa 360.000 unità in tutto il mondo, stabile da 20 anni. I tedeschi, Porsche, BMW M4, come ben sapete, hanno questo mercato in mano. Porsche è un leader e noi siamo solo agli inizi, ma vorremmo prenderci una piccola fetta di questa torta" spiega Krief.
La nuova coupé elettrica sarà realizzata su una piattaforma dedicata per auto sportive, avrà un peso di 1.450 kg (simile a quello di una Cayman GT4 RS), autonomia fino a 600 km e avrà due motori integrati nelle ruote che generano "una potenza più che sufficiente, ve lo posso garantire", promette Krief, che prima di entrare in Alpine è stato direttore tecnico del marchio Alfa Romeo e ha lavorato in Ferrari e Maserati.
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| Philippe Krief, Ceo di Alpine |
Krief ha anche fornito ulteriori informazioni sui piani di Alpine per la nuova gamma A110 (se si chiamerà così), che include una roadster Spyder con capote in tessuto e una variante a trazione integrale che utilizzerà il powertrain a 3 motori sviluppato per A390, il primo Suv Alpine. L'erede della A110 sarà il fulcro del progetto del Gruppo Renault di valorizzare il dna di Alpine nel motorsport e proporlo come un marchio di auto sportive premium con 7 modelli che saranno tutti all'avanguardia nelle nuove tecnologie.
Prima di lasciare il Gruppo francese, la visione di Luca de Meo era quella di creare la risposta francese a Porsche. "La A110 è il nostro prodotto iconico, è la Porsche 911 di Alpine", aveva detto Luca de Meo, forse anche perché, dicono in Alpine, la prima A110 e 911 condividono lo stesso anno di nascita: 1963. In realtà la A110 è nata ufficialmente nel 1962, anno in cui è stata presentata al Salone di Parigi, ma la produzione e la commercializzazione sono iniziate nel 1963, mentre la Porsche 911 è stata presentata per la prima volta nel 1963 al Salone di Francoforte.
L’erede della A110 sarà probabilmente presentata nel 2026, al Salone dell'automobile di Parigi di ottobre. Sarà in vendita a inizio 2027, mentre la A110 Spyder dovrebbe essere lanciata sul mercato nel 2028. Poi toccherà alle versioni più grandi con carrozzeria coupé e cabriolet 2+2, che saranno rivali più dirette della Porsche 911.
A differenza della Alpine A390, che nasce su una versione rivista dell'architettura AmpR-Medium del Gruppo Renault, la nuova coupé sarà il primo modello del marchio realizzato sulla piattaforma Alpine Performance (APP). "Irrazionalmente, abbiamo deciso di investire in una piattaforma per auto sportive molto modulare che sarà alla base della prossima generazione di A110", aveva spiegato Luca de Meo. Realizzata in alluminio estruso, la APP sarà prodotta nello storico stabilimento francese di Dieppe, sfruttando il know-how già consolidato dei tecnici Alpine nella lavorazione dei materiali leggeri.
L’obiettivo è chiaro: abbattere il peso, vero nemico delle prestazioni. “Crediamo di poter costruire un’auto elettrica più leggera di un’equivalente termica" aveva aggiunto Luca de Meo. L’erede della A110 utilizzerà la tecnologia dei motori integrati nelle ruote, utilizzata da Renault per la super sportiva R5 Turbo 3E: A differenza di un’architettura elettrica tradizionale, questa tecnologia integra un motore elettrico all’interno di ciascuna ruota posteriore. Niente differenziale, niente alberi di trasmissione: la spinta arriva direttamente dal cuore del cerchio. Altro vantaggio: i motori nelle ruote liberano spazio e permettono una distribuzione ottimale delle masse.
"Ci saranno due motori posteriori, avremo anche una versione a trazione integrale con due motori posteriori e uno diverso, più piccolo e leggero sull’asse anteriore” spiega Krief. E quale sarà la potenza massima complessiva? Oltre 500 Cv? “Sarà tantissima. Ce ne sarà abbastanza, ve lo garantisco” promette Krief. I motori saranno alimentati da batterie ad "altissima densità energetica" e da un'architettura elettrica da 800 volt, che aumenteranno la capacità di ricarica e utilizzeranno cablaggi e componenti più sottili, riducendo ulteriormente il peso.
Al contrario di molte elettriche, la nuova Alpine A110 non avrà le batterie nel pianale: alzerebbero troppo il baricentro. Alpine ha studiato soluzioni alternative, con pacchi batteria posizionati dietro i sedili o davanti ma dietro l’asse, per garantire equilibrio e compattezza. “Non vogliamo scendere a compromessi sul progetto: la nuova A110 deve essere una vera A110" ha spiegato Krief.
L’autonomia stimata, 600 km, è ambiziosa: “I clienti non accetterebbero mai il "facile" compromesso di una batteria piccola che compromette l'uso della vettura”. Per quanto riguarda il design la nuova A110 sarà immediatamente riconoscibile, proprio come il design Porsche evolve l'aspetto della 911. "Per i marchi premium, è necessaria una certa coerenza, un family feeling", aveva precisato Luca de Meo. "Ci saranno sempre alcuni punti fermi caratteristici di Alpine, in modo da poter riconoscere i prodotti anche da 200 metri di distanza".
È un piano ambizioso quello di Alpine, che Luca de Meo ha sempre giustificato con la svolta epocale della mobilità: “Con l’elettrico, partiamo tutti dallo stesso livello. Più o meno, siamo alla pari con gli altri. Tutti stanno imparando, tutti stanno investendo nella tecnologia delle batterie e nei motori elettrici. Non è che abbiamo un divario di 100 anni da colmare, quindi forse è un'opportunità per noi. È l’occasione per i marchi come Alpine di tornare protagonisti”.
Comunque vada la piattaforma APP, ha precisato Krief, è predisposta per utilizzare propulsori ibridi, lasciando aperte più opzioni qualora Alpine dovesse rispondere alla domanda del mercato in futuro: “Con la piattaforma APP, dobbiamo essere pronti. Se c'è domanda di ibrido, abbiamo la flessibilità per reagire".
Nei piani di Alpine, infine, c’è anche un programma di modelli realizzati in serie speciale, che utilizzeranno il know-how del marchio nel motorsport e che è conosciuto internamente come "Exclusive". Si tratta di modelli prodotti in serie limitata, come l'Alpine A110 R Ultime e destinati a competere con le linee GT e RS di Porsche.
"Si tratta di una serie speciale in cui potremmo utilizzare la piattaforma dell'A110 per realizzare modelli estremi, non solo in termini di design. Come abbiamo fatto con l'Ultime: abbiamo aggiunto più potenza, modificato il cambio, modificato completamente il telaio e l'aerodinamica. Questi modelli potrebbero essere elettrici, termici, ibridi” ha spiegato Krief.



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