L’Inter ha scelto BYD ma il derby lo vince ancora il Milan: perché viaggia in BMW

La società nerazzurra ha ufficializzato come partner automobilistico la tech company cinese, un colosso nel settore delle macchine elettriche e ibride plug-in. Ci voleva per ricaricarsi dopo la batosta nella finale di Champions, una gioia per i cugini rossoneri, che anche quest’anno guideranno una macchina della Casa di Monaco: c’è una bella differenza 

A Monaco di Baviera l’Inter ha preso 5 gol nella finale di Champions League, il Milan ritirerà anche quest’anno le macchine per la stagione 2025-2026. Probabilmente per riprendersi e ricaricare, oltre alle pile, energie e morale, la società nerazzurra ha un nuovo global automotive partner: la cinese BYD, che ha preso il posto di Volvo

L’accordo è ufficiale, valido 3 anni a partire dalla stagione che inizia fra poche settimane. BYD metterà a disposizione 27 vetture destinate ai giocatori della prima squadra, cui si aggiungeranno quelle riservate ai manager e allo staff tecnico, per un totale di una settantina di esemplari. I modelli scelti sono versioni personalizzate del Suv elettrico Sealion 7 e dell’ammiraglia, elettrica o ibrida plug-in, Denza Z9 GT, le cui prime unità disponibili in Italia saranno destinate proprio ai giocatori dell’Inter. 

I cugini della squadra rossonera se ne faranno una ragione: purtroppo (chi scrive tifa Milan, ma ci tiene a precisare che non sopporta né stima l’attuale proprietario e i suoi algoritmi) il Milan quest’anno non partecipa a competizioni europee, ma i suoi giocatori anche quest’anno viaggeranno in BMW

Conoscendo la vanità dei calciatori e le macchine che, visti gli stipendi, possono permettersi e comprano, siamo convinti che uno dell’Inter, dopo aver finito di divertirsi a ruotare lo schermo girevole della plancia di una BYD, o a spippolare con le sue diavolerie tecnologiche, avrà non pochi giramenti di attributi quando si troverà davanti uno del Milan con la sua BMW. 

Con tutto l'affetto per Wolfgang Egger (ha iniziato la sua carriera in Alfa Romeo, scelto da un maestro: Walter de' Silva) che oggi disegna le BYD e tutto il rispetto per Alfredo Altavilla, che da quando è stato nominato Special Advisor per l’Europa della tech company cinese, si diverte a fare il bullo con le Case automobilistiche del Vecchio Continente, c’è una bella differenza, se parliamo di macchine di lusso, tra una BYD e una BMW. Non è solo una questione di prezzo, o dei contenuti hi-tech che piacciono così tanto a chi, in Europa e anche in Italia, non compra le auto. Contano anche, e non poco, la storia, l’immagine e, perché no, il piacere di guida: tutti valori che BMW ha nel dna, BYD per ora chi lo sa? 

Forse ci stiamo sbagliando, ma secondo noi un giocatore di calcio non ha alcun entusiasmo o interesse per la tanto sbandierata passione di BYD per l’innovazione, la sostenibilità, la tecnologia come strumento di lotta contro il cambiamento climatico: preferisce e ama altro. Comunque vada Stella Li, vicepresidente esecutivo di BYD, nel frattempo ha anticipato alla rivista Autocar che dopo Denza nel 2026 arriverà in Europa un altro marchio di prestigio che fa parte di BYD: Yangwang. Una bella sfida: coraggiosa. Proprio per questo non vediamo l’ora di ammirare una Yangwang, nome che pronunciarlo per intero è peggio di uno scioglilingua, in giro per le strade di Montecarlo. O nel sontuoso garage di un collezionista doc come Cristiano Ronaldo.

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