La Ferrari ha ragione a definire degli elefanti le super potenti elettriche cinesi sul mercato?

 Il costruttore di Maranello ha annunciato che l’Elettrica, il nome non è detto sia proprio quello, il suo primo modello a batteria che verrà svelato il prossimo anno, avrà una potenza molto inferiore rispetto a quella della Xiaomi SU7 Ultra da 1.526 Cv. Visto che si limiterà ad appena 1.000 Cv 

Il responsabile dello sviluppo prodotto di Ferrari, Gianmaria Fulgenzi, ha dichiarato di non essere interessato a vincere una guerra di potenza tra vetture elettriche definendo le auto a batteria super potenti cinesi come lo Xiaomi SU7 Ultra da 1.526 Cv degli elefanti. "Si vedono sul mercato auto elettriche che hanno oltre 2.000 Cv - ha detto ai media presenti all’evento Gianmaria Fulgenzi - è molto semplice generare quella potenza con un motore elettrico. Quindi sul mercato si possono vedere case di auto cinesi che non hanno mai prodotto automobili e che ora sono in grado di offrire un'auto da oltre 1.000 Cv". 

Fulgenzi si è ben guardato da nominare Xiaomi, il brand di smartphone che è diventato anche una casa automobilistica, né la Xiaomi SU7 Ultra da 1.526 Cv che, come è noto, la Ferrari ha di recente testato nella sua sede centrale di Maranello. Forse, però, Fulgenzi si riferiva solo alla YangWang U9 Xtreme da 2.977 Cv (3.018 Cv / 2.220 kW) della Byd, che questo mese ha fatto registrato una velocità massima di 491 km/h sulla pista di prova Ehra-Lessien della Vw, battendo il record della Bugatti Chiron Super Sport 300+. "Ma cosa si prova quando si guidano questo tipo di auto? - ha poi chiesto Fulgenzi ai giornalisti presenti all’evento - sono degli elefanti perché utilizzano motori e batterie molto grandi". 

Lasciamo per un attimo gli elefanti secondo Fulgenzi e vediamo che l'enorme batteria da 122 kWh dell'Elettrica fa impallidire quelle della SU7 e della U9. È un po' strano sentire un brand come Ferrari, che per anni ha spinto potenza, accelerazione e velocità massime ai regimi massimi, parlare di quanto siano veloci le auto moderne di oggi. 

Ma Fulgenzi in fondo ha ragione: le case automobilistiche hanno oltrepassato ogni limite in termini di potenza e prestazioni e anche noi addetti ai lavori non sappiamo come fermarle, visto che i media sono stati sempre i primi a spingere sull’acceleratore. Perché cavalli, velocità massima e accelerazione da 0 a 100 km/h sono i parametri con cui giudichiamo le auto sportive da decenni. Toglieteli e ci sembra che manchi qualcosa, a meno che non abbiamo la possibilità di metterci al volante e provarle in prima persona. 

Sarebbe difficile spiegare a un potenziale cliente perché dovrebbe acquistare un’auto come l’Elettrica se ha meno potenza ed è più lenta di quella che possiede il vicino di casa. Quindi le case automobilistiche hanno continuato ad insistere e per anni è andato tutto bene. Viene da chiedersi per quanto tempo ancora le case automobilistiche potranno continuare a spingere in questa direzione. A parte il fatto che avere un'auto che accelera più velocemente offre pochi vantaggi. Era, però, e lo è ancora affascinante vedere cosa può raggiungere il corpo quando è spinto al limite, così come è impressionante che un Byd possa raggiungere i 493 km/h. 

Sarà, allora,  la Ferrari a guidare un cambiamento nel mondo dell'auto con la Elettrica? Se così fosse, non sarebbe la prima volta che la Casa di Maranello si sia spesa per una sorta di bando dei numeri troppo alti. Sebbene la velocità massima di 325 km/h della F40 abbia aperto nuovi orizzonti, negli ultimi 25 anni, infatti, la Ferrari ha limitato le sue auto più veloci a 350 km/h e si è accontentata di lasciare che Bugatti producesse delle supercar che in pista spuntavano delle accelerazioni in meno tempo. Questa decisione, però, non ha in alcun modo diminuito la credibilità della Ferrari agli occhi dei numerosi appassionati. 

Ma lasciare che altri brand realizzino crossover da usare tutti i giorni più potenti, con un'accelerazione più rapida e un costo inferiore, senza pubblicare altri parametri come il tempo sul giro al Nürburgring per dimostrarci come la somma di un'auto, telaio e freni inclusi, sia la cosa più importante è una sfida. Questa sì che è una mossa audace. Un'occasione che metterà alla prova la forza del brand Ferrari, specie tra i giovani acquirenti che hanno meno familiarità con la storia di Maranello, nota per le sue vetture che erano le più veloci e le più potenti della loro epoca.

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